Mediamente in un percorso in mountain bike si alternano salite che ti fanno maledire la fatica, discese veloci che ti mettono paura, tratti piatti in cui rifiatare e godersi il panorama.

A ben pensare c’è una grande similitudine con certi periodi della vita di ognuno di noi (familiare,lavorativa ecc). I consigli sotto per l’andatura della discesa ben si prestano ad una doppia interpretazione…

Guarda avanti:
Guarda almeno un paio di metri avanti rispetto alla ruota anteriore, in modo da prevedere l’ostacolo e il rischio, più aumenta la velocità più lungo dovrà essere il tuo sguardo.

Frena con consapevolezza:
Non frenare casualmente, prima si rallenta (con il freno posteriore) per affrontare un ostacolo poi eventualmente con l’anteriore fino a fermarsi. Se si riconosce che l’ostacolo è troppo pericoloso aggiralo scendendo dalla bike.

Utilizza il peso:
Nelle discese ripide è necessario spostare il peso e sbilanciarsi in posizioni non confortevoli per mantenere l’equilibrio.

Controlla la paura:
La paura eccesiva e la conseguente rigidità sono le principali cause delle cadute, non l’ostacolo in se stesso. Guida sapendo che la paura è una sensazione funzionale e necessaria per la valutazione del rischio e che deve determinare un azione (accellerare, cambiare direzione, frenare). Tienila sotto controllo e agisci di conseguenza.

Affronta le difficoltà per gradi:
E’ consigliabile le prime volte che si affrontano discese andare piano e cercare la via dell’acqua (la parte segnata dall’acqua piovana) fra gli ostacoli. Dopo un pò di pratica avrai assunto una serie di automatismi che richiamerai anche per discese non conosciute scoprendoti sorprendentemente pronto.

Le discese così come le salite e i tratti in piano sono necessari per formare un biker completo ed equilibrato, quando capitano non maledirle, affrontale con la consapevolezza che una volta a valle sarai già un biker migliore, con l’esperienza imparerai a godertele…