NYC Marathon 2017

Che sia il “nostro” evento non lo affermiamo noi, ma i nostri stessi soci: la NYC Marathon sin dal 2013 è l’appuntamento più atteso dell’anno. Il sogno, l’obiettivo, la medaglia. Tutto passa da qui, e le foto e i video di tutto ciò raccontano meglio di qualsiasi parola.

La nostra macchina organizzativa quest’anno ha mosso più di 50 persone, che in diverse modalità sono salite su un volo per New York. Per correre, accompagnare, e persino solo per “vedere”. Pazzesco.

La città, sempre accogliente verso i runners, quest’anno se dovessimo descriverla con un solo aggettivo la definiremmo “strana”. Venti e più gradi, pioggia durante la corsa (non accadeva da 10 anni. E un attentato terroristico pochi giorni prima che ha generato un assetto di sicurezza piuttosto “blindato”.

Ma tutto è andato per il meglio, con la solita organizzazione impeccabile, diversi eventi di contorno, a cui anche almostthere ha partecipato.

A New York il riscontro cronometrico conta poco: è una gara difficile, con quasi 200 metri di dislivello, e una trasferta intercontinentale che non aiuta. Per gli americani chi taglia il traguardo è semplicemente un “finisher”.

La nostra “classifica” ha un altro spirito, e la trovate qui di seguito.

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La classifica speciale degli “almostthere”.

Non che a noi il cronometro non interessi. Ma non può essere l’unico riscontro.
E allora ci siamo inventati la classifica speciale.
E la nostra celebrazione è stata la cena del dopo maratona, in una steakhouse american-style di Manhattan.

Ecco le classifiche.

SPORT, premia Danilo Goffi, campione di maratona, direttore tecnico almostthere.
Vince Ciro De Vivo, secondo personal best di fila, sempre a New York.

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STYLE, premia Michele Ronzulli, partner almostthere, arbiter elegantiarum riconosciuto.
Vince Francesco Lauciello, dress code “american university” sulla linea di partenza.

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SPIRIT, premia Franz Rossi, presidente di almost here ASD, scrittore e running influencer
Vince Fabio Ardolino, esponente esemplare dello spirito almostthere, “beyond sport”

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NY STATE OF MIND”, premia Ippolito Alfieri, fondatore e AD di almostthere.
Vince Laura Costantini, moglie e supporter di un plurifinisher fino a ieri, finisher lei stessa, oggi.

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Ma perché ci chiamiamo “almostthere”?

Quanti se lo sono chiesti? Tanti!
Ma quanti che abbiano corso a New York se lo chiedono ancora? Nessuno!

Il nome “almostthere” nasce alla New York Marathon, dove con “looking good” è l’incitamento più diffuso.

Ippolito, Birgitta, Guido e Attilio, corrono la Maratona del 2010. Sbarcano a Staten Island col battello proveniente da Battery Park, Manhattan, e vengono accolti con questa frase enigmatica: “You are almost there”. Il senso, metaforico e non, piace subito. Nasce così, prima ancora della mission, il nome di una nuova società.

Anni dopo, il nome della nostra società, gridato da 2 milioni di spettatori, non si sa più se sia un incitamento generico – o specifico – ai nostri runner.

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