La Corsa segreta: La verità dietro i successi: il ciclismo tra doping, connivenze e coperture

Di Tyler Hamilton, Daniel Coyle

Editore     Lìmina

Data pubblicazione    Giugno 2013 

Prezzo   18.60 EURO

 

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Recensione

Per chi è appassionato di sport e di ciclismo in particolare, questo libro è un must. Dal punto di vista narrativo è ben strutturato ma la storia è talmente avvincente che potrebbe esser scritta in codice e tenerti incollato per ore (è il libro che ha costretto Lance Armstrong a confessare l’uso di sostanze dopanti).

Personalmente avevo in testa diverse curiosità prima di leggerlo. Ad alcune ho trovato risposta, come ad esempio, se il doping livellasse o meno le prestazioni, se Lance Armstrong fosse vittima o carnefice, al trattamento che veniva riservato a chi non seguiva le regole del doping (“La cosa che lo faceva arrabbiare di più [rif a L.A] era quando qualcuno dei compagni si lamentava del doping. Jonathan Vaughters lo fece nel 1999, addirittura osò dire che si sentiva colpevole. Lance e Bruyneel non gradirono e l’anno dopo JV lasciò la squadra”). Mi hanno commosso alcuni racconti inediti su Pantani, in particolare su come fosse temuto da Armstrong per la sua istintività. (“Lance amava la logica, Pantani correva con passione e istinto. E lui odiava questo suo modo di essere. Quando l’italiano andò in fuga all’inizio della tappa Courchevel-Morzine al Tour 2000, salita dopo salita sembrava imprendibile. Lance andò nel panico. In corsa fece chiamare Ferrari per chiedergli lumi e lui lo rassicurò: con quel passo, Pantani sarebbe crollato all’ultima salita. E così fu”)

Resta evidente come alla fine il doping fosse un sistema, e non una serie di episodi isolati (Il ciclismo segue il più darwiniano dei modelli. Le squadre sono sponsorizzate da grandi aziende e competono in grandi corse. Ma non c’è alcuna sicurezza: gli sponsor possono lasciare; gli organizzatori possono rifiutare alle squadre la partecipazione. Il risultato è una catena di  nervosismo continuo. Gli sponsor sono nervosi perché hanno bisogno dei risultati. I direttori sportivi sono nervosi perché hanno bisogno dei risultati. I corridori sono nervosi perché hanno bisogno dei risultati per rinnovare i contratti.). Un sistema ben orchestrato e che vedeva la connivenza di chiunque avesse un tornaconto economico: atleti, sponsor, meccanici, dottori, televisioni. Grazie a questo libro alcuni personaggi, tra cui (e non solo) L.A., potranno esser considerati degli esempi: esempi  di cosa NON sia lo SPORT.

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