Un tuffo davanti al Parlamento. E Copenhagen diventa il paradiso dello sport

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Di gare di nuoto in acque libere ce ne sono di ogni distanza e in ogni luogo, che sia lago, mare o talvolta fiume. Spesso si ricorda un appuntamento particolare perché il miraggio del podio di categoria e stato raggiunto, a volte per l’ottimo ristoro dopo la fatica compiuta, e sovente si mettono a fuoco gli aspetti negativi come le botte prese nelle fasi più concitate, le boe poco visibili o la difficoltà nel raggiungere il luogo di partenza.

La Christiansborg Rund di Copenhagen, in programma per l’ultimo fine settimana di agosto, stravolgerà tutto ciò. L’iscrizione (informazioni su openwater.dk) può sembrare cara, sopra la media (395 corone danesi, circa 50 euro), ma non rimarrete delusi. L’atmosfera della gara sarà unica: nelle prime file ci saranno atleti di caratura internazionale che chiuderanno in circa 20 minuti, tra i 2000 partecipanti indubbiamente non si soffrirà di solitudine e, se siete poco avvezzi alle competizioni, non preoccupatevi di essere ultimi perché ci sarà sempre qualcuno dietro di voi: il fanalino di coda completerà la prova in 60-65 minuti (l’equivalente di correre una maratona in 10 ore abbondanti), perché l’importante, in questo caso, è davvero partecipare.

La partenza e l’arrivo sono piazzati di fronte al palazzo che dà il nome all’evento situato sulla piccola isola di Slotsholmen (Isola del Castello), a due passi dal porto. Una curiosità: si avrà l’occasione di fare il bagno di fronte al palazzo che riunisce i poteri esecutivo, legislativo e giudiziario della Danimarca, l’unico edificio al mondo che concentra i tre poteri supremi di una nazione.

Il percorso di 2 km è facile da interpretare, ben segnalato, della distanza giusta sia per chi vuole stare nella testa del gruppo e dare sfogo all’agonismo, sia per chi si si avvicina per la prima volta al nuoto di fondo. Sembra davvero incredibile che nuotando si possa compiere una vera e propria gita turistica lungo le vie più caratteristiche della città della Sirenetta: ci si ritrova a Den Sorte Diamant (diamante nero), la modernissima biblioteca nazionale ultimata nel 1999, si lambisce la Borsa, si osserva da un’insolita prospettiva il ponte Knippelsbro largo 115 metri, si passa da Højbroplads, la celebre piazza del cavallo di Absalon, e di ammirano i coloratissimi palazzi di Gammel Strand che ci trasportano per qualche istante nel mondo delle favole. E poi il rettilineo di arrivo lungo il canale Frederiksholms, ma sarà importante decidere se concentrarsi sullo sprint finale oppure se è meglio perdersi ammirando l’accademia reale della Belle Arti.

Non bisogna trascurare che Copenhagen, nonostante sia nelle parti alte nella classifica delle città più care d’Europa, è ideale per le famiglie. Genitori nuotatori, non abbiate paura a tuffarvi in acqua lasciando i vostri figli da soli: qui si usa addirittura parcheggiare le culle dei bimbi che dormono all’ingresso dei ristoranti, e invece, se hanno già compiuto 15 anni, convinceteli a entrare in acqua con voi. Le coppiette invece, terminata la gara, possono godersi la romantica cornice della città e, perché no, un’indimenticabile cena in uno nei diversi ristoranti di pregio dalla cucina estremamente raffinata, mentre i gruppi di amici possono festeggiare fino a tarda notte nei numerosi locali del centro, ovviamente muovendosi a piedi o con i mezzi pubblici. Volete fare una follia? Raggiungete Copenhagen da soli, scegliete un’ostello o un hotel dalle parti di Kongens Nytorv (piazza del Re, perché così vi sentirete) raggiungibile 24 ore su 24 con la metropolitana e immergetevi dell’atmosfera magica della perla della Danimarca. Godetevi gli scorci, i rumori e i profumi, spesso caratterizzati da sentori umidi vista la frequenza delle precipitazioni: l’anno successivo sicuramente avrete una folta compagnia perché i vostri racconti faranno invidia a tutti i vostri conoscenti.

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