team almostthere Elite!

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Inizio a giugno, dopo la Major di Tokyo e dopo aver conseguito la 6 🌟. Difficile trovare stimoli.
Essendo nel team Elite almostthere però, l’idea di avvicinare nelle prestazioni il resto del gruppo mette un po’ di fame…

Quindi affrontiamo una mezza a Londra (la HackneyhalfMarathon: 1º di Caregoria e 3:42 media al km), poi gli assoluti Italiani a Genova (84º ass e 22º di Cat sempre a 3:42 al km). La prima parte di stagione ha dato il suo contributo fisico.
Quindi crtl/alt/canc: recuperiamo e ripariamo, ma per cosa e dove? Con Danilo Goffi il primario obiettivo è sfruttare la base conseguita, per portarla a un 3:50/3:52 in maratona (2:42 come tempo finale).
I patti sono: lavoro sodo, costante, senza gare, migliorare la velocità, la tenuta e solo eventuali test a settembre per vedere se sia il caso di provare una maratona.

Ne esce fuori un programma, che viene man mano rimodulato, discusso con linee guida chiare da parte di Danilo, ma c’è molto di personale dentro: esperienze passate e volontà di portare quell’asticella anche oltre.
É qua che sta la differenza: inizio anche una personale ricerca su esperienze di atleti Elite della zona, più giovani in attività e non. Ascolto, osservo e mi confronto. Il lavoro dato da Danilo con un pizzico di jam-session personali inizia a dare i suoi frutti.
Fisicamente sempre attenti a qualsiasi segnali sosteniamo, carichi degni di un qualsiasi EliteMaster (120/130km settimanali) e di tanto in tanto qualche allenamento condiviso in zona con la crew Elite, mi vede sempre meno arrancante nonostante il lavoro svolto.

Quindi arriva settembre. Si decide una mezza, si decide che se non si va sotto 1:17 non ci sarà maratona breve. Prendiamo 2 prove: Bassano e Cremona. Buona la prima (1:15:55 a Bassano 5º assoluto e vincitore di categoria davanti ad un non perfetto Vivan Luigi, vincitore delle passate edizioni) quindi garanzia assoluta per un h2:52 in maratona. SI DECIDE : RAVENNA CAMPIONATI ITALIANI (giustamente da almosttelite come patti iniziali solo gare di prestigio) Ma bisogna sempre correrla. Iniziano i lunghi… quelli dinamici, e lì capisco che il 2:52 inizia a starmi stretto… sento che il muro 2:50 è li. La garanzia di una entry time a Tokyo 2021 è il sale di questa sfida. Quindi il test di Campalto a Venezia diventa fondamentale, per tutto. E ne esce quello che é uscito (h 1:51 e 3º assoluto) in una gara dove non si é forzato più di tanto ma si sono cercate le “sensazioni di maratona” che il buon Orlando predica nei suoi lunghi.
Arriva quindi Cremona. E la pazzia di un lunghissimo alla Bordin (uno che la settimana prima della Maratona correva sempre 50km) prevale. Quindi 24km lenti e poi gara tirata a ritmo maratona . Sfugge il podio di categoria per 10sec, un 1:18:30 che segna un virtuale 45º km in 3:42… e lì la chiave di volta della stagione (senza contare i test sui mensili 5000 perché si andrà a NY per la Dash to the Finish Line…. occasione ghiotta).

E quindi??? Sì, perché al di là del fondo medio veloce si è curato un aspetto di velocità tutto mio… sapendo che sono una chiavica nei veloci corti, l’obiettivo di avvicinare i 3:20 nei corti, lo sviluppo sia nei lavori in pista dati da Danilo sia su dei test gare virtuali (e qui ringrazio Strava per le virtual Race della NYRR) che affronto in drittoni una volta al mese su dsl- dove prendo confidenza con andature Under 3:20. Capire come devono girare le gambe e com’è la sensazione di corsa a quelle velocità mi ha aiutato. Ma un conto sono le virtual, un’altro sono le Race vere… ma a NY ci prendiamo ciò che si è programmato. 3:18 di media “real” é un 1º di agegroup 44/49 (volevo piazzarmi nei 150 e alla fine stampiamo un 117º).

Ravenna è solo la conseguenza di un lavoro increíble: il percorso seppur nervoso cittadino storico all’inizio fa volare via i primi 10km, poi al 16º si raggiunge il gruppo leader della prima donna italiana. Si salutano i molti della mezza con molta invidia e ci si dirige nel drittone verso Punta Marina. Una andata (8k) e ritorno (9k) di quelle che manco la maratona di Tokyo ha saputo crudelmente dare. Passaggio alla mezza di coach Goffi 1:21… passaggio io 1:19 (ma chiaramente riferito ad un 2:52 x Coach Goffi) quindi io mi stabilisco un 3:45 di media che step dopo step (giro GPS tarato a 5k) mi segna sempre 3:43/3:43. Arriviamo ai 30k 1:51:12 meglio di Campalto… ma le gambe sono le stesse, ma ora i km sono 12,195… inizia la Maratona, iniziano i calcoli… mai sopra i 4:00, ogni km vedi i parziali, ti rassicura il fatto che quei secondi che stanno sotto quel limite sono “oro colato”. 40km puoi permetterti anche i 4:30: PB in saccoccia ed entry time SemiElite a Tokyo 2021 ampiamente in tasca (2:45 richiesto, e se abbassano anche di 5min come nel lontano 2017 a 2:40 ci siamo dentro!!!).

Ora tocca la dedica: a LEI, a loro due Monica (sempre presente alle finishline che contano e non solo) e Martina (virtualmente presente ma a casa) in quegli speciali ultimi 195mt dove la vista realizza e vede il RealTime. Ve lo avevo promesso, ci avete scommesso e creduto più di me, solo voi due sapete quanto c’è dietro e ve ne sarò sempre riconoscente per avermi messo sempre nelle condizioni migliori per dedicare il prezioso tempo al training. Tempo che vi ho tolto… e che ora voglio ripagare con questa meravigliosa storia. La foto non a caso, anche quella studiata , voluta e sentita.
Vi Lovvo tutti, indistintamente.

Ps: grazie anche a coloro che hanno malignato dietro; fortunatamente ho amici veri… non semplici conoscenti che mi sostengono. La loro malignitá è stata la mia motivazione, come le critiche a me e Danilo prima di Londra 2017.

Ps2: faceva freddo a Ravenna: almeno 5º gradi fino alla prima ora di gara… l’abbigliamento indossato sotto era quello testato a Campalto, tanto discusso, ma una maratona deve avere tutto a posto e nulla di improvvisato.

Ci vediamo a Londra 2020 per il mondiale 6🌟 WMMAJORS WANDA AGEGROUP
Pettorale permettendo…

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